Cavo HDMI: perché utilizzarlo e come trovare quello giusto

Il cavo HDMI (ovvero High-Definition Multimedia Interface) è un’interfaccia multimediale ad alta definizione che permette di trasferire, mediante un apposito cavetto di piccole dimensioni, dati digitali sia audio che video, da una sorgente (che può essere un computer, una console, un lettore multimediale, il monitor di un pc oppure ancora un decoder satellitare, lettore blu ray ecc.) ad un dispositivo ricevente, come uno schermo tv.

Da quando è stato lanciato sul mercato, ovvero nel 2004, l’HDMI è diventato lo standard predominante nei collegamenti audiovisivi, grazie alla sua semplicità di utilizzo e il suo prezzo conveniente.

A cosa serve il cavetto HDMI e come si usa?

Come accennato in precedenza, un cavo HDMI permette di visualizzare contenuti sia audio che video in altissima definizione su uno schermo dotato di porta HDMI.

Utilizzarlo è molto semplice: in genere, infatti, basta connettere i due capi del cavo nelle porte dei dispositivi da collegare. A volte, però, è necessario anche compiere operazioni aggiuntive. Ad esempio, se si vuole associare il pc alla televisione, bisogna anche impostare il canale giusto (solitamente basta selezionare HDMI 1 oppure 2 con il telecomando).

In altri casi, invece, bisogna provvedere alla configurazione del dispositivo di visualizzazione o della sorgente, per assicurarsi che la risoluzione e l’audio siano stati impostati correttamente. Al termine dell’utilizzo, poi, basterà scollegare il cavo dai dispositivi per interrompere il collegamento.

Come scegliere il cavo HDMI giusto

Prima di acquistare il cavo HDMI, occorre prendere in considerazione diversi fattori. In primo luogo, bisogna distinguere tra i cavi maschio e quelli femmina. Nel primo caso, si tratta di cavi che vanno inseriti all’interno della porta, ad esempio da collegare tra il dispositivo trasmettente e lo schermo, mentre il cavo femmina è quello nel quale può essere inserito il connettore. Solitamente, questa seconda tipologia, può essere scelta per prolungare un cavo HDMI corto.

Un altro dettaglio da tenere in considerazione riguarda la lunghezza del cavo, da valutare in base alla connessione da fare e prendendo in considerazione la distanza tra la sorgente e l’unità ricevente. In base a questi fattori, è possibile optare per cavi lunghi 1- 2 metri o, al contrario, molto lunghi, fino a 20 metri. In genere, però, quello più diffuso è il cavo HDMI da 10 metri.

La trasmissione del segnale, in ogni caso, non viene disturbata e quindi è possibile ottenere la stessa qualità di immagine indipendentemente dalla lunghezza del cavo, specialmente scegliendo un cavo HDMI 2.1 ad alta velocità, che rappresenta la migliore soluzione per i collegamenti delle sorgenti video.

Ancora, se si ha intenzione di collegare una televisione ad alta definizione, può essere utile optare per un cavo HDMI 4k, ovvero con una frequenza di aggiornamento pari a 60 Hz o superiore.

Diverse tipologie di cavo HDMI

Sul mercato esistono diverse tipologie di cavi HDMI. Essi, infatti possono integrare connettori diversi a seconda del tipo di dispositivo da collegare, dal tipo di risoluzione e dall’eventuale presenza di contenuti 3D, e presentare caratteristiche specifiche.

Il modello standard, ad esempio, serve per collegare sorgenti 1080i o 720p, ma non supporta il 1080p; quello standard with ethernet aggiunge la connessione di rete; quello High Speed ha una banda maggiore per gestire l’immagine in Full HD (anche questo disponibile nella versione “with Ethernet” per supportare la rete), mentre lo Standard Automotive Cable, serve per collegare i dispositivi nelle autovetture.

In conclusione, è possibile citare l’HDMI Arc (Audio Return Channel, ovvero canale di ritorno audio) che consente di inserire anche un altro dispositivo tra la sorgente e la fonte, come ad esempio una sound bar tra il lettore DVD e il televisore, senza dover utilizzare cavi aggiuntivi.